Durante un qualsiasi percorso progettuale è necessario comprendere una progettazione esecutiva, cioè quelle fasi in cui devono essere definite in modo dettagliato tutte le scelte tecniche che verranno utilizzate per una costruzione.
Dopo aver delineato il progetto preliminare con il cliente, si inizia a redigere il progetto definitivo per poi passare alla progettazione esecutiva.
Per la redazione del progetto definitivo è necessaria la presenza delle differenti figure professionali in grado di trovare una soluzione che rispetti tutte le richieste architettoniche e tecniche del progetto preliminare. Il progetto definitivo è alla base dell’edilizia è rappresenta un passaggio obbligato per ottenere una progettazione esaudiente.
Durante la fase esecutiva il progettista deve considerare scelte tecniche che:
- definiscono ogni singolo dettaglio;
- dalle scelte tecniche dipenderanno anche i costi;
- saranno tutte riportate sugli elaborati del cantiere;
- saranno la base per la realizzazione del progetto.
Le differenze tra progettazione esecutiva e progetto di massima
Tutto ciò che riguarda le decisioni artistiche ed estetiche vengono effettuate nella prima fase di progettazione di massima, che vengono poi utilizzate durante il progetto definitivo. Se nel caso questi progetti richiedano particolari soluzioni tecniche per essere realizzate, verranno poi approfondite nella progettazione esecutiva.
Proprio per questo, se il progetto preliminare viene realizzato dal progettista mediante il confronto con il cliente per ogni singola decisione, nel progetto esecutivo il lavoro viene eseguito esclusivamente dal progettista in quanto vengono realizzati elaborati tecnici.
Cosa è necessario per la presentazione di una progettazione esecutiva?
Nel dettaglio, gli elaborati che servono per la presentazione della parte esecutiva sono:
- una relazione generale per descrivere tutti i contenuti del progetto;
- tutti i disegni architettonici, strutturali, impiantistici ed esecutivi;
- il Compito Metrico Estimativo, che integra il costo imprenditoriale e il costo complementare.